Nutrizione molecolare: a lezione con Jacopo Querci

Nutrizione molecolare: a lezione con Jacopo Querci

La nutrizione molecolare è un percorso di consapevolezza nell’assunzione del cibo. Jacopo Querci, biologo molecolare, ci spiega come capire di quali nutrienti ognuno di noi ha bisogno per stare bene.

10/03/2021

La nutrizione molecolare ha come principale obiettivo ottimizzare le funzioni cellulari, fornendo al corpo le molecole necessarie per supportare processi vitali come la produzione di energia, la riparazione del DNA, la difesa immunitaria e la comunicazione cellulare.

Nutrizione molecolare: un nuovo approccio all’alimentazione

Un aspetto fondamentale della nutrizione molecolare è la sua capacità di personalizzare la dieta in base alle specifiche esigenze di ciascun individuo. Attraverso analisi genetiche e valutazioni dello stato di salute, è possibile identificare le molecole nutrizionali che possono avere il massimo impatto positivo su una persona.

La nutrizione molecolare rappresenta un passo avanti nell'ottimizzazione della salute e del benessere a livello cellulare. Approcciando la nutrizione in modo più dettagliato, siamo in grado di massimizzare il potenziale benefico degli alimenti che consumiamo quotidianamente. Tuttavia, è sempre importante consultare un professionista della salute o un nutrizionista esperto prima di apportare significative modifiche alla propria dieta. Con la giusta guida, la nutrizione molecolare può essere un potente alleato nella promozione di una vita sana e vibrante.

In questo video, Jacopo Querci, biologo molecolare, preparatore atletico di Biofitness nonché uno degli esperti del team Vitaminity, ci spiega in che cosa consiste la “nutrizione molecolare”. 

Come afferma lui stesso, si tratta di metodo che cerca di semplificare al massimo il nostro rapporto con l’alimentazione, eliminando aspetti come il conteggio delle calorie, il peso degli alimenti e il metabolismo troppo lento o veloce. Invece, ciò su cui viene spostata l’attenzione è la natura del singolo alimento e l’agevolare i processi metabolici cellulari alla base di un buon stato di salute. 

 

 

Non è una dieta 

Jacopo Querci ci ricorda che il termine “dieta” in greco si traduce con “stile di vita” e non ha nulla a che fare con lo stress psicofisico a cui viene associata oggi. Per questo, nella nutrizione molecolare, non viene impiegato questo termine.

 

“Nutrizione molecolare vuol dire scoprire come il corpo ci comunica le sue necessità fisiologiche o edonistiche, inquadrarle e fare delle scelte consapevoli al riguardo finalizzate al proprio obiettivo personale”.

 

Nutrizione molecolare: il metodo 

Il metodo ci insegna a capire quali alimenti possono essere combinati e in quali fasi della giornata, delle stagioni e delle fasi della nostra vita, afferma Jacopo Querci. L’obiettivo è quello di regolarizzare il naturale orologio biologico, migliorando contemporaneamente la nostra performance e il nostro stato di salute

 

Dalla teoria alla pratica

nutrizione molecolare

Per iniziare a farci entrare nell’ottica della nutrizione molecolare, il dott. Querci ci fornisce alcuni esempi pratici. Il primo è rappresentato dalle proteine della carne, che se assunte in momenti sbagliati possono andare ad eccitare il nostro sistema nervoso, alterando così alcune nostre scelte.

Passiamo agli zuccheri, come quelli del latte o della frutta. Essi rappresentano dei forti sedativi per il sistema nervoso centrale. I peperoni, invece, sono in grado di stimolare l’intestino e accelerare i processi di secrezione delle tossine. 

 

Il lato psicologico della nutrizione molecolare 

Nutrizione e psicologia sono molto più legati di quello che si potrebbe comunemente pensare. Infatti, quando si è molto piccoli (fino ai due anni), si è più propensi a mangiare qualsiasi cosa, sperimentando tutto ciò che i nostri genitori ci offrivano sulla tavola. Si andava alla scoperta del cibo senza paura né esitazioni, in quanto si trattava semplicemente del frutto di un amore incondizionato. 

Crescendo, però, la nostra prospettiva del mondo inizia a cambiare. A partire dalla prima infanzia, prende piede la fase del rifiuto dei nuovi alimenti, a causa del nostro istinto di protezione. Contemporaneamente, i nostri modelli di riferimento sono influenzati dalle nostre esperienze positive e negative, dando vita ad abitudini non sempre corrette e salutari per il nostro corpo. 

Come sottolinea Jacopo Querci, l’insicurezza fisica e metabolica ci portano nel tempo verso i cosiddetti “cibi rifugio”, troppo spesso associati a zuccheri e grassi. È proprio in questo contesto che entra in gioco la nutrizione molecolare, in quanto ci consente di riscoprire in modo semplice il senso del gusto e la reazione ormonale a certi alimenti. L’obiettivo è proprio quello di diventare nutrizionisti di noi stessi, consapevoli di ciò che mangiamo ogni giorno e degli effetti che l’alimentazione ha su di noi. 

 

Per saperne di più su questo argomento, visita il sito www.nutrifitlab.it.


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